Attenzione! Questo post non contiene trama.
La storia è nota, l'ultimo sfigato di una prestigiosa università americana ha un'intuizione geniale. Il problema è che la realizza rubacchiando qua e là ciò che gli serve. Ecco, questa più che essere la vicenda di come Mark Zuckerberg inventò il social network più famoso del mondo, è la vicenda di chi venne coinvolto in questa invenzione, chi fu derubato(e si vendicò) e chi ne approfittò(e ne gode ancora). La sceneggiatura di una storia di questo calibro, che contiene in partenza tutti gli elementi che interessano al pubblico(soldi-sesso-tradimenti) si scrive con la mano sinistra, tanto per citare il mio professore della scuola di giornalismo. Detto questo, i dialoghi sono brillanti e cinici come solo in un film possono essere. I personaggi ben definiti e gli attori credibili, due tra tutti: Jesse Eisenberg che riesce a mantenere la stessa espressione da pesce lesso di Mark per tutto il film, e un Justin Timberlake inaspettato e sorprendente.
La fotografia è lo specchio della trama: toni freddi, cupi, uso del verde e del blu. L'atmosfera è perfetta. Ed è la cura dei particolari ciò che rende questo un film da vedere. La sequenza della gara di canoa, poi, un capolavoro.
So che a molti può non piacere ma quando mi innamoro di un film sono così, totalmente priva di obiettività. Ve ne farete una ragione. Quindi, andate a vederlo perché merita davvero. Anche solo per farsi un'idea su come è nato il luogo in cui passiamo la maggior parte delle nostre giornate. E su quanti soldi si sia fatto quel grandissimo sfigato di Zuckerberg, mangiandoci le mani mentre pensiamo:"Cazzo! Ci potevo arrivare anch'io!".
Bisous,